Il WWF invita i decisori politici e i pescatori industriali, riuniti dal 12 al 19 novembre a Agadir in Marocco per l’ICCAT ( la Commissione internazionale per la conservazione dei tonni dell’Atlantico e del Mediterraneo) a garantire la conservazione dello stock di tonno rosso nell’Atlantico orientale e nel Mediterraneo non autorizzando la pesca a superare le 12.900 tonnellate annue di pescato, come indicato dal Comitato Scientifico dell’ICCAT stesso alla 18° riunione speciale della Commissione delle parti a cui hanno partecipato il Giappone, gli Stati Uniti, il Canada, la Cina e l’Unione Europea.
Il WWF sarà presente ai lavori dell’ICCAT.
” Invitiamo l’ICCAT e i pescatori a garantire un futuro per il tonno rosso, bisogna rispettare le quote previste dal piano di gestione, quello che ha permesso un recupero della specie. E questo anche per mantenere l’economia che il tonno rosso determina per nazioni in crisi come quelle mediterranee. Lo stock di tonno è in aumento, ma basta poco per farlo ripiombare in una condizione di instabilità e rischio. ” ha detto Marco Costantini responsabile Mare WWF Italia.
I segnali recenti di un aumento dei tonni sono cautamente incoraggianti e dimostrano che una buona gestione paga.
“Gli scienziati dell’ICCAT hanno detto chiaramente quest’anno che le quote di pesca non devono aumentare per consentire al tonno rosso di recuperare pienamente nel prossimo decennio. Il WWF invita le parti contraenti dell’ICCAT di attenersi a questa raccomandazione “, ha ribadito Costantini.
L’ICCAT ha adottato il primo piano per ridurre la flotta impegnata a pescare il tonno rosso nel 2008, piano ulteriormente perfezionato nel 2010. L’attuale piano si concluderà nel 2013, ma una recente valutazione mostra che questo piano è basato su tassi di cattura da parte delle flotte, che sono stati fortemente sottostimati.
“Ci sono ancora troppe barche, e i pesci sono troppo pochi per essere catturati in modo sostenibile”, ha detto ancora Costantini. “Chiediamo all’ ICCAT di estendere il piano di riduzione della capacità di pesca per i prossimi tre anni utilizzando stime aggiornate e accurate dei tassi di cattura potenziali per garantire che la sovraccapacità sia completamente rimossa entro i prossimi tre anni. Si dovranno ancora attuare misure per un deciso contrasto alla pesca illegale, non regolamentata, non dichiarata (INN). Sono cruciali serie indagini su tutte le potenziali violazioni in atto”.
Il forte impegno dall’ICCAT per combattere INN è stato uno dei pilastri principali dietro la ricostituzione dello stock iniziale. Una decisione sbagliata in materia rischia di riportare questo tipo di pesca indietro ai tempi bui e distruggere i risultati di anni di lavoro produttivo collettivo.
COSA CHIEDE IL WWF ALL’ICCAT
In questa 18 ° edizione dell’ICCAT, il WWF sarà presente per seguire da vicino le discussioni e le decisioni relative alle quote di pesca del tonno rosso dell’Atlantico e le misure di gestione che daranno forma al futuro di uno dei più grandi e importanti pesci di tutto il mondo.
In particolare, il WWF si concentrerà sulle misure di conservazione, sulla capacità del piano di riduzione della flotta ma anche sulle misure per affrontare le catture illegali, non regolamentate, non dichiarate – INN.
Il WWF chiede all’ICCAT 2012 di:
• estendere le attuali misure di gestione, comprese le quote di pesca e le stagioni di pesca, per il periodo 2013-2015.
• Rivedere e rafforzare l’attuale capacità di riduzione della flotta per portare la capacità reale di pesca a livelli sostenibili da parte dello stock
• Proseguire la lotta alla pesca illegale, non regolamentata, non dichiarata (INN).
• Prevedere l’obbligo per gli allevamenti di tonno di registrare le dimensioni al momento della raccolta di tutti i singoli pesci e di presentare le informazioni all’ICCAT ai fini della valutazione degli archivi fotografici.
• Sviluppare nuovi metodi che portino ad una valutazione degli stock nel 2015molto più affidabile dell’odierna.