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Torna il fratino sulle spiagge abruzzesi

Sono già riprese le attività del Progetto Salvafratino: organizzati incontri formativi per volontari in vari comuni abruzzesi Dal mese di marzo i volontari del Progetto Salvafratino Abruzzo sono nuovamente al lavoro sulla costa della nostra regione. Il Progetto, nato…

Sono già riprese le attività del Progetto Salvafratino: organizzati incontri formativi per volontari in vari comuni abruzzesi

Dal mese di marzo i volontari del Progetto Salvafratino Abruzzo sono nuovamente al lavoro sulla costa della nostra regione. Il Progetto, nato alcuni anni fa dalla collaborazione tra il WWF Abruzzo e l’Area Marina Protetta della Torre di Cerrano, è finalizzato alla salvaguardia del Fratino (Charadrius alexandrinus), piccolo uccello trampoliere nidificante anche sulle spiagge abruzzesi.
Questa specie, in consistente diminuzione in tutta Europa nonostante sia tutelata da convenzioni internazionali, direttive comunitarie e leggi nazionali, è minacciata dalla cementificazione della costa, dalle operazioni meccaniche di pulizia delle spiagge che finiscono per distruggere i nidi, da cani e gatti vaganti o da predatori naturali come le cornacchie che mangiano le uova deposte.
Nell’ambito del Progetto Salvafratino il WWF Abruzzo già a febbraio ha inviato a tutti i comuni costieri d’Abruzzo e alla Regione una breve guida con semplici suggerimenti per la tutela del fratino, che vanno dalla pulizia dell’areanile alla realizzazione di aree dedicate alla tutela. Tutela che peraltro riveste anche un’importanza turistica poiché da alcuni anni la FEE ha individuato la conservazione del fratino tra i criteri di aggiudicazione della Bandiera Blu. In accordo con quanto stabilito dalle Ordinanze balneari promulgate annualmente dalla Regione Abruzzo, al fine di non arrecare danno o disturbo alla specie è infatti necessario mettere in atto alcuni semplici accorgimenti relativi alla pulizia della spiaggia, al controllo dei cani vaganti, alla tutela della vegetazione spontanea, ecc..
Il Progetto Salvafratino si avvale anche della collaborazione di diverse realtà locali e regionali, dallo storico Gruppo Fratino di Vasto, all’Istituto Abruzzese Aree Protette, alle Guide del Cerrano e alle Guide del Borsacchio, oltre a una serie Riserve naturali regionali costiere come quella di “Punta Aderci”, “Marina di Vasto”, “Lecceta di Torino di Sangro”, “Punta dell’Acquabella” e “Ripari di Giobbe”.
Con il supporto scientifico dell’Area Marina Protetta di Torre di Cerrano vengono condotte campagne di individuazione e monitoraggio dei nidi presenti sulle spiagge abruzzesi, oltre a giornate di pulizia a mano di tratti di litorale interessati dalla presenza di nidi, attività di comunicazione e di educazione ambientale. Per assicurare però una maggiore tutela della specie è necessario avere sempre nuovi volontari che possano dedicare anche poche ore del loro tempo libero alla tutela di questo simbolo della biodiversità abruzzese. Proprio per formare nuovi volontari, è già stato organizzato un primo incontro a Roseto degli Abruzzi grazie alla collaborazione delle Guide del Borsacchio e da domani sono in programma altri incontri formativi aperti a tutti:
Martedì 24 aprile ore 16.30 presso Lega Navale località Madonnina – Ponte del Mare a Pescara;
Domenica 29 aprile ore 10 presso il Lido Punto Verde in via Nazionale Adriatica c.da Foro a Ortona;
Sabato 5 maggio ore 10 Terrazza Hotel Sabrina in via Grecale a Marina di Vasto.
 
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