Torre Guaceto riparte grazie anche all’impegno del WWF. Furono i volontari del WWF e primo tra tutti l’indimenticato Gino Cantoro a immaginare la realizzazione di un’oasi sul litorale brindisino e da allora tanta strada è stata fatta sino a realizzare un modello di gestione riconosciuto a livello internazionale dove si sperimenta nei fatti la sostenibilità e nuove forme di economia. Dopo un periodo difficile oggi Torre Guaceto rinasce con l’inaugurazione di un Centro Visite a Serranova completamente rinnovato, itinerari reali e virtuali, con visioni 3d da mozzare il fiato, attirano il visitatore in un viaggio fantastico, in un gioco magico di luci e di colori che ti proietta in una dimensione onirica, oltre lo spazio e il tempo, come solo la Natura saprebbe fare.
Grazie a nuovi portali messi a disposizione dell’utenza, il pubblico può visionare video ed una ricostruzione 3D del villaggio di Torre Guaceto nell’Età del bronzo, oltreché visitare un’intera area in cui sono esposti reperti datati allo stesso periodo storico e rinvenuti nell’area della riserva attraverso scavi archeologici.
Nella sala di proiezione 3D, l’utente può guardare ed ascoltare testimonianze inerenti importanti filoni della cultura popolare, come la pizzica, per mezzo degli stessi protagonisti delle tradizioni che oggi vanno perdendosi.
C’è uno spazio completamente dedicato ai diorami sull’ambiente marino sommerso dell’Area Marina Protetta.
Pannelli touch che forniscono all’utente sia le informazioni generiche sulla riserva, ché quelle specifiche circa i vari ambienti dell’area protetta.
Per quanto concerne la Torre aragonese, invece, è stata presentata la struttura completamente rinnovata e mostrata al pubblico l’imponente installazione storico-artistica di una nave romana realizzata per la riserva da uno dei più famosi maestri d’ascia di riferimento in Italia, Mario Palmieri. Si è deciso di realizzare proprio questo tipo di imbarcazione da trasporto in scala 1:1 per via di evidenze archeologiche rilevate nelle acque dell’Area Marina Protetta.
Il nuovo allestimento ha reso possibile fare del luogo simbolo della riserva, un vero e proprio museo.
“Il sogno si fa progetto – riferisce Nicolò Carnimeo, delegato regionale del WWF Puglia e vice presidente di Torre Guaceto – questa riserva e questo territorio devono essere difesi con i denti e abbracciati dalle Istituzioni. Il nostro modello – come già lo è per la pesca sostenibile – può e deve essere replicato. Torre Guaceto come nelle epoche passate stigmatizza come nessun altro luogo il rapporto tra l’uomo e l’ambiente in cui vive e come questa relazione deve evolversi, è un meraviglioso laboratorio a cielo aperto”. A testimoniare l’impegno del WWF il centro di recupero delle tartarughe marine di prossima inaugurazione verrà intitolato a Gino Cantoro.
Torre Guaceto, inaugurato il nuovo centro visite
Torre Guaceto riparte grazie anche all’impegno del WWF. Furono i volontari del WWF e primo tra tutti l’indimenticato Gino Cantoro a immaginare la realizzazione di un’oasi sul litorale brindisino e da allora tanta strada è stata fatta sino…