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Trentino, incontro con l’orso

Un orso appare tra i cespugli di pino mugo, a pochi metri da Alessandro, 12 anni. Il ragazzino mantiene la calma e si allontana lentamente, senza correre e senza gridare, raggiungendo i familiari a poca distanza. L’animale, inizialmente incuriosito,lo segue…

Un orso appare tra i cespugli di pino mugo, a pochi metri da Alessandro, 12 anni. Il ragazzino mantiene la calma e si allontana lentamente, senza correre e senza gridare, raggiungendo i familiari a poca distanza. L’animale, inizialmente incuriosito,lo segue per alcuni metri, per poi cambiare velocemente direzione quando si accorge di essere in presenza di umani. Questo il contenuto del bellissimo video, girato dal padre di Alessandro. La conoscenza dell’orso e delle corrette regole di comportamento ha permesso ad Alessandro di allontanarsi senza correre rischi. 
Questo video, sottolinea il WWF, evidenzia l’importanza della conoscenza delle regole di base da mettere in pratica in caso di incontro con l’orso. Conoscere questi principi infatti permette di non mettere a rischio la propria incolumità e la tranquillità dell’orso.
 
Incontrare un orso in montagna è un evento raro, ma non impossibile. 
Se si vogliono evitare incontri durante passeggiate o escursioni, è sufficiente far notare la propria presenza, parlando o attaccando al proprio zaino un piccolo campanello. In caso di incontro ravvicinato invece, è bene mantenere la calma, parlare e far notare la propria presenza all’orso  allontanarsi lentamente, senza scappare.
 
Per salvaguardare l’orso bruno in Italia occorre conoscenza e rispetto. È di oggi la splendida notizia dell’avvistamento di una femmina di orso con 4 cuccioli nel Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise. Un importante segnale di speranza per la conservazione di questa preziosa specie, per la quale è però necessaria anche la corretta informazione di comunità e turisti che ne condividono il territorio. Convivere con l’orso è infatti possibile, come il bravissimo Alessandro ci ha mostrato in queste preziose immagini.
 
Per questo il WWF lavora da anni per contribuire ad aumentare la consapevolezza e il grado di accettazione dell’orso da parte delle comunità locali. Negli ultimi 2 anni nell’areale trentino sono stati donati 3 elettrificatori per la messa in opera di recinzioni elettrificate, utili a proteggere il bestiame dalle incursioni dell’orso (senza arrecare danni al plantigrado), e sono state create e distribuite tovagliette a tema orso per strutture ricettive, per la diffusione delle corrette informazioni e sui corretti comportamenti da tenere nelle aree di presenza.
 
Per garantirne una tutela più efficace e la coesistenza pacifica con le attività umane, la Commissione Europea ha deciso di finanziare nell’ambito del programma LIFE il progetto “ARCPROM”, che coinvolge Grecia (dove sopravvive una importante popolazione di orso) e Italia. Capofila del progetto, che durerà fino al 2024, sarà la ONG greca Callisto con il supporto di due università (Tessalia e West Macedonia) e dei tre Parchi Nazionali greci. Per l’Italia le attività saranno svolte invece dal Parco Nazionale della Majella, che curerà le principali azioni di prevenzione e conservazione, e dal WWF Italia, che curerà in particolare gli aspetti di sensibilizzazione, educazione e attivazione del volontariato a favore dell’orso.
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