La proposta prevede il ripristino del 20% degli ecosistemi entro il 2030
Oggi la Commissione Ambiente del Parlamento europeo ha votato a favore dell’accordo raggiunto nel Trilogo sulla legge sul ripristino della natura con 53 sì, 28 no e 4 astenuti. La proposta che prevede obiettivi di ripristino del 20% degli ecosistemi terrestri e marini entro il 2030 è ora ad un passo dall’approvazione.
Un percorso travagliato che ha visto indeboliti molti obiettivi della proposta originaria della Commissione a causa dell’atteggiamento del Partito Popolare europeo di Manfred Weber, che però nella votazione di oggi si è spaccato. Nella plenaria di luglio, il Parlamento europeo aveva notevolmente indebolito il progetto di legge, adottando una posizione meno incisiva rispetto alla proposta della Commissione e all’approccio generale del Consiglio. Nei successivi negoziati, è stato raggiunto un compromesso che riflette le concessioni fatte al PPE e al comparto agro-industriale.
L’opposizione del ministero dell’Ambiente
La proposta di regolamento ha anche incontrato una forte opposizione del Governo italiano e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che per due volte ha votato contro l’approvazione della legge. Opposizione confermata anche oggi dai partiti di maggioranza i cui deputati in Commissione hanno votato contro. Scelta incomprensibile per un Paese come l’Italia che da questo Regolamento ha solo da guadagnare anche in termini di risorse e che isola sempre più il nostro Paese sullo scenario europeo.
Ora manca solo il voto in Plenaria del Parlamento, previsto tra il 26 e il 29 febbraio, e un passaggio formale del Consiglio. Questo voto è anche il risultato di diversi mesi di mobilitazione senza precedenti a sostegno della prima legge dell’Unione Europea per il ripristino degli ecosistemi: più di 6.000 scienziati, oltre 100 imprese, 200 ONG, numerosi attivisti per il clima e più di un milione di cittadini hanno sollecitato e continuano a sollecitare le istituzioni a rendere questa legge una realtà.
La coalizione #RestoreNature, composta da BirdLife Europe, ClientEarth, EEB e WWF, afferma: “È incoraggiante vedere come il sostegno alla legge sia cresciuto con l’adozione dell’accordo tra le istituzioni UE. La Commissione Ambiente si è impegnata ad approvare la legge prima delle prossime elezioni europee. È però deludente vedere alcuni eurodeputati non disposti a proteggere l’Europa e i suoi cittadini dagli impatti devastanti del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità. Spetta ora all’intero Parlamento dare l’esempio e votare ‘sì’ alla legge sul ripristino della natura”.