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Una tartaruga che nuota e finisce in trappola…nella plastica

Una tartaruga marina Caretta caretta nuota indisturbata nel mare, libera, mentre la melodia “Claire de Lune” di Debussy suona in sottofondo. La scena è idilliaca, poi il campo visivo si allarga, la tartaruga diventa sempre più piccola e…

Una tartaruga marina Caretta caretta nuota indisturbata nel mare, libera, mentre la melodia “Claire de Lune” di Debussy suona in sottofondo. La scena è idilliaca, poi il campo visivo si allarga, la tartaruga diventa sempre più piccola e l’osservatore si rende conto che in realtà la Caretta caretta sta nuotando dentro ad una bottiglia di plastica, che finirà per “schiacciarla” e, quindi, ucciderla.

Con questo video*, ideato da Paolo Marcellini, il WWF Italia lancia un messaggio forte e importante: se non contrastiamo subito il terribile impatto dell’inquinamento da plastica in mare, le specie marine finiranno per nuotare e soffocare in un mare di plastica. 

NOW OR NEVER, dobbiamo agire ora o sarà troppo tardi. 

L’ultimo report WWF sull’inquinamento da plastica nel Mediterraneo ha rilevato che l’Italia è il maggiore produttore di manufatti in plastica dell’area mediterranea e il secondo più grande produttore di rifiuti: ne genera quasi 4 milioni di tonnellate l’anno e l’80% di questi proviene dall’industria degli imballaggi. Di questi, solo il 26% del totale di rifiuti prodotti viene riciclato e trasformato in materia secondaria, mentre il 60% viene avviato all’incenerimento o conferito in discarica.

Lo spot, realizzato in altre due versioni, una con due balenottere e l’altra con una manta, viene proiettato sugli schermi del Jova Beach Party, evento a cui partecipa anche il WWF Italia, con uno spazio dedicato e attività rivolte ad informare le persone sul problema dell’inquinamento da plastica in mare e sull’impatto che questo ha sulle specie che lo abitano, ma anche sull’uomo. 

La scelta del WWF Italia di essere al Jova Beach Party deriva dall’urgenza di informare, sensibilizzare e mobilitare il maggior numero di persone possibile nel più breve tempo possibile nei confronti dell’emergenza plastica in mare, rispetto alla quale abbiamo pochissimo tempo per intervenire. Se non riusciremo ad affermare in breve tempo stili di vita più sostenibili, nel 2050 nei nostri mari potremo avere più plastica che pesci: piccoli gesti, se adottati da un grande numero di persone, possono davvero fare la differenza riducendo il nostro “peso” sulla natura.

*Crediti del video: Ideazione e regia: Paolo Marcellini-Executive Producer: Gino Pinetti e Carlo Giudice- Editing e Compositing: Barbara Cifali, Stripe -VFX /3D Artist: Samuele Roncaglia- Post Production: Stripe Film Milano

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