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Venerdì a Bruxelles il Consiglio Europeo

Domani i capi di Stato e di governo dell’UE si incontrano a Bruxelles: il Consiglio Europeo è l’occasione per discutere su due temi scottanti: la dipendenza energetica dell’UE dalla Russia e la politica europea su clima e energia…

Domani i capi di Stato e di governo dell’UE si incontrano a Bruxelles: il Consiglio Europeo è l’occasione per discutere su due temi scottanti: la dipendenza energetica dell’UE dalla Russia e la politica europea su clima e energia per il 2030 da concordare nel mese di ottobre. Il WWF teme che la discussione su chi sarà il prossimo presidente della Commissione europea oscurerà questi fondamentali dibattiti sul futuro delle politiche climatiche ed energetiche dell’Unione europea.

Per il WWF è fondamentale che i capi di Stato e di governo dell’UE facciano progressi concreti verso un accordo con nuovi obiettivi climatici ed energetici, ben oltre l’obiettivo di riduzione del 40% di gas a effetto serra come delineato dalla commissione per il 2030.
 
Un pacchetto Clima ed Energia ambizioso, che punti su efficienza energetica ed energie rinnovabili, supporterà non solo la competitività europea e l’azione globale sul clima, ma sarà anche la chiave per garantire l’indipendenza energetica dell’Unione a medio e lungo termine.

Se i leader europei vogliono veramente garantire l’indipendenza energetica dell’UE nel medio-lungo termine, devono approvare un pacchetto clima ed energia al 2030 ambizioso, che comprenda l’ efficienza energetica e le energie rinnovabili. Lo spostamento di investimenti dall’energia pulita ai combustibili fossili convenzionali non promuoverà la sicurezza energetica, anzi, contribuirà all’ insicurezza climatica e renderà la transizione energetica ancora più difficile da raggiungere, secondo il WWF.

“L’Italia, in questi anni, ha sostenuto di  assegnare molta importanza all’efficienza energetica – ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia – . Ebbene, sette Paesi europei hanno chiesto un target obbligatorio, ma tra questi non il nostro. La sicurezza energetica, lo sviluppo dell’economia sostenibile del futuro e la lotta al cambiamento climatico non si ottengono con la retorica. I fatti sono che con un target di risparmio energetico del 40% al 2030 potremmo fare a meno del gas russo. Con lo sviluppo delle energie rinnovabili, l’unione potrà davvero contare sulle proprie forze. Dal Premier Renzi, Presidente di turno della UE tra 4 giorni, ci attendiamo vera leadership per ottenere target più ambiziosi e obbligatori di decarbonizzazione, per l’efficienza e per le rinnovabili, che costituiscano un vero stimolo al futuro dell’economia dell’Unione. Altrimenti, pur avendo la UE iniziato tra i primi, altri ci sorpasseranno”.

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