In questi giorni sono in programmazione (ore 15) i nuovi documentari prodotti da Diomedea Studium in collaborazione con la RAI e diretti da Francesco Petretti (membro del Comitato Scientifico WWF) sull’Italia che cambia, dal punto di vista della biodiversità e del paesaggio naturale. Con i dati più aggiornati, frutto del lavoro dei ricercatori che si dedicano allo studio della biodiversità italiana, sono affrontati i cambiamenti a livello naturalistico che si stanno verificando nel territorio nazionale che comportano da una parte l’estinzione di alcune specie, dall’altra l’incremento di molte forme di vita che in alcuni casi diventano anche invasive. Secondo l’IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione) l’introduzione di specie aliene è una delle principali cause di perdita della biodiversità a livello mondiale.
Il paesaggio italiano sta subendo radicali trasformazioni che hanno un impatto impressionante sulla vita animale e vegetale. Vulcani ancora attivi che cancellano mondi e ne creano altri, fiumi che scavano canyon ed esondano in pianure, campagne che vengono abbandonate dopo essere state coltivate per secoli. I boschi avanzano e creano una nuova regione di pini, faggi e querce, abitata da grandi predatori. Castelli in rovina e villaggi ormai deserti si popolano di piante e animali.
Uccelli considerati estinti riemergono dal passato, animali domestici, abbandonati a se stessi, tornano a lottare per sopravvivere, e quelli selvatici si avvicinano ai centri urbani dove trovano cibo in abbondanza. Piante e animali alieni, provenienti da mondi lontani, si fanno largo ai danni delle specie indigene.
Dopo “Il ritorno degli uccelli“, “Le Alpi tornano selvagge e “La goccia che scava la roccia”, i prossimi appuntamenti sono con “Una terra di vulcani” (10 giugno), “Fra le antiche mura” (11 giugno), “Ritorno alla vita selvaggia” (12 giugno), e “L’invasione aliena” (13 giugno). Tutti i documentari verranno ritrasmessi in replica.