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WWF: liberate gli attivisti di Greenpeace!

Il WWF chiede l’immediato rilascio dei 30 membri dell’equipaggio della nave Arctic Sunrise di Greenpeace, attualmente detenuti dalle autorità russe, dopo una protesta pacifica contro la piattaforma petrolifera di Prirazlomnaya, appartenente al gruppo Gazprom, in Artico. La settimana…

Il WWF chiede l’immediato rilascio dei 30 membri dell’equipaggio della nave Arctic Sunrise di Greenpeace, attualmente detenuti dalle autorità russe, dopo una protesta pacifica contro la piattaforma petrolifera di Prirazlomnaya, appartenente al gruppo Gazprom, in Artico.

La settimana scorsa, due attivisti di Greenpeace hanno scalato la piattaforma petrolifera di Prirazlomnoya nell’Artico russo e sono stati arrestati dalla Guardia Costiera. In seguito, la Guardia Costiera russa è salita a bordo della Arctic Sunrise in acque internazionali e ha arrestato l’equipaggio. Sia i membri dell’equipaggio che quelli della nave sono sotto la custodia delle autorità russe da giovedi scorso.

“La protesta pacifica di Greenpeace nell’Artico voleva portare l’attenzione pubblica sul progetto di Prirazlomnaya del gruppo Gazprom, seriamente pericoloso e dannoso per l’ambiente. Il gruppo Gazprom ha rifiutato di rispondere alle preoccupazioni sollevate da Greenpeace, dal WWF e dagli esperti russi, sul progetto e questa escalation ne è una conseguenza. Il WWF chiede alle autorità russe di rilasciare immediatamente gli attivisti di Greenpeace “.

Il WWF condivide le preoccupazioni di Greenpeace sul progetto di Prirazlomnoya del gruppo Gazprom, che è stato fortemente criticato anche dagli esperti russi in materia di sicurezza di petrolio e gas. L’anno scorso il WWF e Greenpeace hanno pubblicato un rapporto che documenta i rischi ambientali del progetto per il fragile ambiente artico. Nonostante le promesse del gruppo Gazprom di impegnarsi in un dialogo con la società civile e rendere pubblica la documentazione del progetto, l’azienda non ha più risposto alle richieste di informazione e rimane tuttora in silenzio.
“E’ totalmente assurdo continuare a sviluppare progetti di petrolio nell’Artico, quando la nostra dipendenza da combustibili fossili sta già causando gravi sconvolgimenti in quel delicato ecosistema” afferma il WWF.

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