10 cose da sapere sul piccolo marsupiale in pericolo
Piccolo ma corpulento e senza coda, testa grande con orecchie rotonde e morbide, naso a forma di cucchiaio. Il koala (Phascolarctos cinereus) è un animale inconfondibile, oltre ad essere une delle specie più iconiche al mondo. Vive solo in Australia, nelle regioni orientali e sud-orientali del continente, ma può essere considerato simbolo universale della fragilità del nostro Pianeta.
Ma quanto conosci questo amato marsupiale? Ecco 10 cose che forse non sapevi sui koala.
Koala significa “colui che non beve”
Nella lingua aborigena australiana, perché un tempo si pensava che i koala non avessero bisogno di bere visto che le foglie di eucalipto sono molto succulente, ma non è così. Specialmente nei periodi di siccità hanno bisogno di acqua. Molti poi non sanno che le foglie di eucalipto sono ricche di fenoli e terpeni, sostanze tossiche per moltissime specie, compreso l’uomo. I koala al contrario sono ghiotti di questa pianta e possono mangiarne oltre mezzo chilo al giorno senza risentire degli effetti nocivi, anzi, ne assumono il caratteristico odore balsamico.
Rimangono immobili per più di 18 ore al giorno
Il koala non è un tipo “sportivo”, anzi, può rimanere immobile per più di 18 ore al giorno sugli alberi di eucalipto. Quello che gli riesce meglio è dormire e mangiare, ma non possiamo definirlo “pigro”: il suo comportamento è una forma di adattamento all’ambiente nel quale vive, che non ha a che fare con la pigrizia umana.
Sono dei “palati schizzinosi”
Come sappiamo i koala si nutrono di eucalipto, ma sulla scelta delle foglie sono un pochino “schizzinosi”: infatti come fonte alimentare scelgono meno di 50 delle 800 specie di eucalipti disponibili, preferendo le foglie più succulente e saporite che si trovano in alto.
Quando serve sanno difendersi
I koala hanno un aspetto davvero tenero, ma forse molti non sanno che possiedono una dentatura robusta per masticare le dure foglie di eucalipto e artigli affilati per mantenere la presa sugli alberi. Non dimentichiamo che il koala non è un animale domestico e anche se non ha un’indole aggressiva, può reagire se si sente in pericolo e senza via di fuga.
Rischiano l’estinzione
200 anni fa, in Australia c’erano milioni di koala: oggi sono solo 100.000. All’inizio del 2022, i koala sono stati ufficialmente inseriti nell’elenco delle specie a rischio di estinzione. Erano già “vulnerabili”, ma dopo gli incendi di due anni fa e l’alluvione dello scorso anno sono stati decimati e classificati come specie “in pericolo”. I sopravvissuti soffrono la fame perché le loro foreste di eucalipto sono distrutte. Non possiamo perdere per sempre una specie così straordinaria. Ognuno di noi può proteggerla dando la possibilità al WWF di prendersi cura di loro.
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La loro casa sta scomparendo
I koala occupano una nicchia ecologica ben precisa e sono quindi particolarmente sensibili a tutti i cambiamenti che avvengono nel loro habitat. Gli incendi che hanno devastato le foreste australiane e i terribili impatti del cambiamento climatico stanno provocando un profondo mutamento dell’ecosistema. L’Australian Koala Foundation conferma che la popolazione del marsupiale in soli tre anni è crollata del 30%. La più grande minaccia per questi splendidi animali resta comunque l’uomo. Alla base della loro progressiva scomparsa c’è infatti la distruzione del loro habitat causata dal disboscamento e dallo sviluppo urbano. Se l’espansione antropica continuerà a questo ritmo, la specie potrebbe estinguersi prima del 2050 nelle regioni sud-orientali dell’Australia.
Hanno le impronte digitali
I koala sono uno dei pochissimi mammiferi a possedere le impronte digitali, come accade per i primati. Oltre ad avere mani e piedi provvisti di dita opponibili, nelle loro zampe si possono osservare le tipiche creste presenti anche sui polpastrelli di scimmie ed esseri umani.
Milioni di koala sono stati uccisi per la loro pelliccia
Un tempo abbondanti e distribuiti anche verso ovest, dove ormai sono quasi spariti, i koala hanno cominciato ad avere problemi con gli umano nella prima metà del Novecento, quando milioni di esemplari vennero sterminati per la loro pelliccia, commerciata soprattutto in Gran Bretagna. La caccia al koala venne vietata negli anni Sessanta. Anche se oggi la caccia a questi animali è ufficialmente illegale, così come la vendita della loro pelliccia, diverse ONG continuano a denunciare casi.
Con il progetto Koalas Forever il WWF vuole raddoppiare la popolazione
Koalas Forever è un progetto del WWF Australia nato due anni fa in seguito alla “estate nera” degli incendi e che ha come ambizioso obiettivo quello di raddoppiare la popolazione di koala in Australia entro il 2050. Il programma è costruito su cinque pilastri che stanno già portando investimenti notevoli per interventi di conservazione e ripopolamento, ma l’obiettivo è quello di fare sempre di più.
La tecnologia può aiutarci a proteggerli
La tecnologia è parte integrante del programma WWF per rigenerare le aree naturali australiane messe in ginocchio da incendi e crisi climatica, e per arrestare la perdita di biodiversità. Fra i progetti c’è infatti anche l’utilizzo di droni per piantare semi di eucalipto nelle aree danneggiate dai roghi.
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