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40 anni di antibracconaggio sullo Stretto di Messina

Cerimonia di premiazione sabato 1 aprile a Messina, giornata dedicata all'impegno delle Forze dell'Ordine

“Dalla parte dei migratori”

  • Ore 10 – Sala Centro Polivalente Colle San Rizzo
  • Nel corso dell’evento verrà presentato un power point con immagini e numeri di 40 anni di campo

Nella primavera del 1981 una giovanissima siciliana con la passione per la natura, la messinese Anna Giordano, che già a 10 anni girava per mercati e negozi di animali acquistando cardellini e altri piccoli uccelli in gabbia per poi restituirli alla libertà, scoprì che sullo Stretto di Messina passavano ogni primavera migliaia di rapaci in migrazione. Ma c’era anche una cattiva notizia: le colline attorno a Messina erano costellate di bunker di cemento da cui decine di bracconieri, nell’indifferenza generale, compivano vere e proprie stragi.
I primi sopralluoghi sul posto fecero scoprire ad Anna e ai primi volontari coinvolti una realtà agghiacciante: centinaia di rapaci e cicogne venivano massacrati a fucilate, nonostante si trattasse di specie non cacciabili e la stagione della caccia fosse chiusa. Un fenomeno tollerato perché ricondotto ad una sorta di tradizione locale.

Le prime azioni anti bracconaggio nella primavera del 1984

Volontari a Dinnammare

Iniziò in quei giorni (aprile 1984) una delle avventure più affascinanti nella storia dell’attivismo e della protezione della natura in Italia: il campo antibracconaggio sullo Stretto di Messina. L’impegno e il coraggio di migliaia di volontari ha portato, in 40 anni, a ridimensionare fortemente il bracconaggio sul versante siciliano dello Stretto.

Il primo anno di campo contammo 3.198 rapaci contro i quali furono esplosi 1.187 spari. Nel 2022, 52.289 rapaci e zero spari

(Anna Giordano)

Il racconto di questa meravigliosa avventura, che ha portato ad un vero e proprio mutamento culturale, verrà ripercorso da un evento nel quale saranno premiate le Forze dell’Ordine per il loro fondamentale contributo alla battaglia contro il bracconaggio sullo Stretto.

Saranno premiati nel corso dell’evento per le attività di contrasto al bracconaggio:
Polizia di Stato; Carabinieri Forestali Calabria; Corpo Forestale Sicilia; Guardia di Finanza e Carabinieri Messina; Polizia Metropolitana; Carabinieri SOARDA (Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno degli Animali); Polizia Municipale Messina.
Per la cura dei monti Peloritani: Dipartimento Sviluppo Rurale di Messina.
Sarà presente anche il Prefetto di Messina, Cosima Di Stani.

Per il WWF saranno presenti Anna Giordano e Domenico Aiello, Responsabile Tutela giuridica della Natura WWF Italia. Per la MAN sarà presente Deborah Ricciardi.

In caso di meteo favorevole l’evento si concluderà con la liberazione di alcuni rapaci curati nel CRFS provinciale di Messina, gestito dall’Associazione Mediterranea per la natura (MAN)

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