Da inizio anno sono 39 i cacciatori denunciati dalle guardie WWF
Dopo le denunce record del 17 ottobre 2021, giornata nella quale sono stati denunciati in poche ore 9 cacciatori nella bassa bresciana, altri 13 cacciatori sono stati sorpresi negli ultimi giorni dalle Guardie WWF mentre abbattevano uccelli protetti o utilizzavano richiami acustici vietati.
L’attività di vigilanza ha così portato al sequestro di 12 fucili, 6 richiami acustici e circa 100 esemplari di fauna protetta. Da inizio anno sono 39 i cacciatori denunciati, 37 i fucili sequestrati e 27 i richiami acustici di cui è stata disposta la confisca. Tutte le attività sono state svolte in collaborazione con la Polizia Provinciale di Brescia e i Carabinieri Forestali. Non sono ovviamente mancate anche violazioni amministrative, quasi sempre per la mancata annotazione della fauna abbattuta.
Gomme bucate, uccelli nel cappello
Domenica 31 ottobre due cacciatori nel Comune di Calvagese della Riviera avevano abbattuto ben 37 esemplari di fauna protetta. Le Guardie WWF tornate alla vettura scoprivano che tutti e quattro gli pneumatici erano stati bucati.
Non si tratta di un atto isolato: nel passato erano stati sabotati i freni della vettura di servizio in località Prati di Lumezzane e danneggiata la vettura nel Comune di Rovato. Curiosità: uno dei cacciatori denunciati a Calvagese utilizzava un berretto con “doppio fondo” in cui occultava la fauna protetta uccisa: la dimensione abnorme del copricapo attirava l’attenzione delle Guardie ed il cacciatore ammetteva di nascondere lì gli uccelli.
SWiPE. Il WWF Italia è parte del progetto SWiPE “Successful Wildlife Crime Prosecution in Europe”, finanziato dal programma europeo LIFE e mirato rafforzare il contrasto ai crimini contro la natura tramite la collaborazione diretta con magistrati, rappresentanti delle forze dell’ordine e tutti coloro che hanno un ruolo attivo nelle azioni di investigazione e persecuzione di questi odiosi crimini.