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Gridare "al lupo, al lupo!" non serve a nessuno

Puntualmente ogni inverno fa parlare di sé un grande carnivoro, il più famoso ed emblematico

Un articolo del WWF Rovigo

Puntualmente ogni inverno fa parlare di sé. Ormai da qualche anno, un grande carnivoro, il più famoso ed emblematico, tornato spontaneamente dopo due secoli di assenza, nel periodo freddo si sposta, non più vincolato ai siti dove ha cresciuto i suoi cuccioli, essendo questi ormai grandi, alla ricerca di nuove fonti alimentari e di nuovi territori da esplorare.
E puntualmente, ogni inverno, vediamo apparire sui social e rimbalzare sui quotidiani locali le notizie più fantasiose con relativi commenti sul suo conto, partendo da una fugace apparizione dal finestrino di un’auto. Il copione prevede poi che le dimensioni aumentino, come il numero di soggetti avvistati. Molto spesso capita che un cane venga scambiato per un “lui” troppo confidente. Naturalmente quando si parla di lui, non può mai mancare il verbo “sbranare” in tutte le coniugazioni possibili. Stiamo parlando del lupo naturalmente, in riferimento agli articoli apparsi sulla stampa che, negli ultimi giorni, hanno acceso gli animi, come qualcuno probabilmente voleva accadesse, nei territori in cui alcuni individui sono stati avvistati e ripresi.
Procurare allarme non aiuta. E potremmo aggiungere anche che un eccesso di false notizie rende molto meno visibili eventuali casi di effettivo danno provocato da questa o altre specie selvatiche. A tale proposito ricordiamo sempre che chi subisce danni da fauna selvatica, quando accertati e quantificati, ha diritto di essere risarcito dalla regione di appartenenza secondo i termini di legge.

Il gruppo di lavoro del WWF Rovigo

Dai controlli personalmente effettuati dal nostro gruppo di lavoro, che si avvale di guardie giurate volontarie, che operano a supporto delle forze di polizia del territorio, relativamente a un articolo pubblicato sulla stampa il 10 gennaio, dove si attribuiva al lupo la predazione all’interno di un allevamento domestico di anatre, con indicazione precisa del luogo e con tanto di prove video, possiamo dire che di vero c’è solo la predazione. Ma questa con ogni probabilità è da attribuirsi a un solo predatore di piccola taglia, quasi sicuramente volpe.
Quanto a un video in circolazione in queste ore di un signore che richiama un presunto lupo sulla riva di un fossato, nonostante la scadente qualità delle immagini, la silhouette del soggetto è verosimilmente quella di un cane di razza lupo cecoslovacco . Subito dopo arriva segnalazione sui social che nella stessa località, un cane lupo cecoslovacco viene ripreso da un automobilista vagare libero lungo la strada.
Per concludere il nostro primo pensiero va ai cittadini a cui vogliamo ribadire che non vi è giustificato pericolo per l’incolumità umana data la natura particolarmente schiva del lupo nei confronti della nostra specie, invitandoli ad affidare dubbi o eventuali avvistamenti con fiducia alle istituzioni pubbliche, dal comune, alle forze dell’ordine alle associazioni accreditate, piuttosto che gettarle in pasto ai social.

WWF Oasi

Discernere i fatti dalle bufale

Il secondo ai buontemponi che postano false notizie, che rischiano di incorrere a controlli ed eventuali conseguenze per procurato allarme.
Il terzo ai giornalisti che le pubblicano tradendo uno dei pilastri su cui si fonda la professione: la verifica delle fonti, ovvero saper filtrare i fatti dalle bufale prima di raccontarli.
L’ultimo va al povero Esopo. Cosa direbbe il grande scrittore vissuto nel lontano VI secolo a.C. di noi, che disponiamo di tecnologie e mezzi di informazione a lui impensabili, che dopo tutti questi anni non abbiamo ancora imparato la sua lezione? Quando impareremo che a gridare “al lupo, al lupo!” non serve a nessuno?

WWF Rovigo

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