Lo chiamano “la mucca del mare”
Il dugongo (Dugong dugon), gentile gigante dei mari, potrebbe non popolare più le nostre acque a breve.
Corpo massiccio e lunghi circa 3 metri, conosciuti anche come “le mucche del mare”, i dugonghi sono i soli mammiferi marini esclusivamente erbivori.
Le tante attività antropiche che lo minaccino
Il loro areale di distribuzione comprende almeno 37 nazioni, in zone tropicali e sub tropicali, ma è molto difficile stimare la popolazione: i pochi dati si hanno da avvistamenti saltuari, catture accidentali e racconti dei pescatori locali che non consentono monitoraggi accurati. Il lungo ciclo vitale del dugongo, con una maturità sessuale compresa tra i 6 e 8 anni, poi, è uno dei fattori che lo rende vulnerabile agli impatti delle attività antropiche che provocano la distruzione del loro habitat.
La Cina dichiara la specie funzionalmente estinta
Di recente il dugongo è stato dichiarato funzionalmente estinto in Cina: l’ultimo avvistamento risale al 2008. Questo non significa che sia sparito per sempre dalla Terra, ma siamo comunque davanti a una notizia devastante. Prima di tutto perché l’assenza di questa specie avrà un effetto a catena tragico sulle funzioni dell’ecosistema in cui vive, ricco di fanerogame (piante sommerse). I dugonghi si nutrono di queste piante che risentono fortemente dell’innalzamento dei mari e delle temperature provocati dal cambiamento climatico. L’equilibrio stesso delle fanerogame e del loro ecosistema dipende anche dai dugonghi che, con i loro escrementi, immettono nutrienti, assicurando il funzionamento di tutta la catena trofica sia per le prede che per i predatori.
Questo gigante fragile rappresenta anche una grande risorsa per il turismo e l’economia locale: l’osservazione del dugongo, eseguita secondo i codici di condotta, risulta essere un ottimo metodo per sensibilizzare il pubblico e per preservare specie a rischio di estinzione.
Un grido di allarme per tutte le specie a rischio
La perdita del dugongo, infine, rappresenta in sé un grido di allarme molto più ampio: azioni e misure di conservazione, insieme a piani di gestione efficaci, sono fondamentali per tutelare la popolazione e l’habitat non solo del dugongo, ma di tutte le specie a rischio.
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