11 bracconieri denunciati in Campania
Il traffico illegale di avifauna è uno dei crimini contro natura più diffuso in Italia. È proprio di questi giorni la notizia di una importante operazione antibracconaggio realizzata dai militari del Nucleo Carabinieri CITES di Napoli e della Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati a Danno degli Animali (SOARDA) con la collaborazione delle guardie giurate LIPU e WWF.
L’operazione ha portato alla denuncia di 11 bracconieri con richiami elettroacustici vietati e animali particolarmente protetti abbattuti (4 pivieri dorati). Uno di loro aveva circa 50 cardellini selvatici in casa, reti prodine e tre tartarughe terrestri di Hermann.
Traffico di specie a scopo alimentare
Ma le specie vittime dei crimini contro natura non sono solo uccelli. In alcune aree della Calabria è ancora diffusa la cattura di ghiri (specie protetta) a scopo alimentare. Nell’ultimo anno le autorità ne hanno sequestrati a centinaia, la maggior parte già morti. Il traffico e il consumo alimentare di questi animali protetti è legato anche a riti arcaici ed è gestito da organizzazioni criminali come la ‘ndrangheta.
Pesca illegale
Non possono essere dimenticati gli effetti devastanti prodotti dalla pesca illegale che distrugge gli ecosistemi e l’economia di interi territori. Nel 2021 sono state portate a termine importanti operazioni di contrasto a questi fenomeni, una delle più significative ha consentito la scoperta di una organizzazione criminale dedita alla pesca illegale dei datteri di mare (in Italia ne è vietato il prelievo, la detenzione e commercializzazione dal 1988) nel Golfo di Napoli. Per raccoglierli, vengono distrutte intere scogliere.
Bracconaggio
Alcuni episodi di bracconaggio sono, infine, il frutto della mancata attuazione di politiche incentrate sulla convivenza tra uomo e natura che porta alla nascita di situazioni di conflitto in cui ad avere la peggio sono spesso i grandi carnivori come i lupi, vittima di uccisioni illegali nonostante il ruolo fondamentale che ricoprono per l’equilibrio degli ecosistemi.
Il progetto Life SWiPE
In questo quadro, il dato che emerge maggiormente dalle analisi dei dati che il team italiano del progetto SWiPE per contrastare i crimini contro natura e accendere i riflettori su questo grave fenomeno, sta per portare a termine e che verranno diffuse nei primi mesi del 2022 è la enorme mole di sommerso, cioè di illeciti che non vengono perseguiti a causa di una legislazione troppo morbida e dell’assenza di un controllo del territorio.
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Life SWiPE
Il sito WWF che racconta il progetto contro i crimini di natura
È necessario che il Legislatore si adoperi al più presto per rafforzare l’organico di chi è chiamato a vigilare sul rispetto delle norme, in particolare dei Carabinieri Forestali e delle Polizie provinciali e per fornire agli operatori di polizia e alla magistratura, strumenti normativi più efficaci.