Pubblichiamo l’ultimo articolo di Fulco Pratesi dedicato a Federico II
Credo che pochi tra i soci e gli attivisti del WWF convenuti a Jesi nelle Marche in aprile per il forum dell’Associazione, si siano resi conto delle coincidenze che tale data e tale luogo abbiano significato per il WWF Italia e per la difesa della Natura nel Bel Paese. Proprio nella piazza di Jesi il 26 dicembre 1194, 831 anni fa, Costanza d’Altavilla, figlia dell’imperatore Enrico VI di Svevia, dava alla luce il futuro imperatore di Sicilia, Federico II, grande naturalista e autore dell’opera “De Arte Venandi Cum Avibus” che considero una delle prime e maggiori opere di cultura zoologica.
Questo importante volume, del quale possiedo una copia in francese antico, è imperniato sulla conoscenza della fauna presente nel suo impero meridionale e sull’uso degli uccelli rapaci, soprattutto i falconi pellegrini, nella loro cattura. Il tutto, valorizzato da splendide illustrazioni a colori che ho riprodotto per questo breve articolo. Tra le altre, mi piace mostrarne alcune riguardante la fauna allora presente nei suoi imperiali possedimenti, soprattutto in Puglia, che sono stati oggetto delle sue imprese venatorie. Di queste, alcune risultano estinte, come l’otarda o l’avvoltoio monaco, o in via di estinzione come la gallina prataiola (al centro), oggi ridotta agli sgoccioli in Capitanata, che ho potuto ritrarre dal vero in Sardegna nel 1979, contro un’industria petrolchimica presto fallita, che figura all’orizzonte.
Fulco Pratesi