Pandanews

Salviamo gli alleati del clima e delle foreste

Fino al 21 maggio dona al 45594 con SMS o chiamata da rete fissa: ci aiuterai a contrastare la piaga del bracconaggio e a creare un rifugio sicuro per la specie nel cuore dell’Africa

Il ruolo della fauna selvatica per la regolazione del clima

Sappiamo che la lotta ai cambiamenti climatici è fondamentale anche per la conservazione delle popolazioni di animali selvatici in tutto il mondo, ma è vero anche il contrario: la conservazione della fauna selvatica svolge un ruolo essenziale nella regolazione del clima. Salvaguardando la fauna selvatica, contribuiamo a salvare il Pianeta, compresi noi stessi.

Gli elefanti alleati del clima

Tra i principali alleati degli ecosistemi e quindi del clima ci sono gli elefanti. Questi mega-erbivori modellano in maniera unica le foreste e le savane in cui vivono: calpestano cespugli, abbattono alberi e creando sentieri e radure si comportano da veri e propri ingegneri degli ecosistemi che, grazie a loro, diventano più vari e ricchi di biodiversità. 

Too very young elephants have a tussle with their trunks in the great wide open of the Masaai Mara, Kenya, March 2019.

Gli elefanti sono anche dei veri e propri giardinieri: con i loro escrementi contribuiscono a concimare il suolo, spesso arido e poco ricco di nutrienti e, mangiando i frutti di più di cento specie arboree differenti, svolgono l’importante servizio di dispersione e disseminazione dei semi degli alberi di savana e di foresta. In alcune foreste tropicali è possibile incontrare specie di alberi che riescono a riprodursi efficacemente soltanto se i semi sono stati prima digeriti dallo stomaco di un elefante: i succhi gastrici svolgono infatti un’importante funzione di attivazione della germinazione.

…e delle foreste

Ma il ruolo degli elefanti come alleati delle foreste e del clima non si ferma qui: in un recente studio alcuni ricercatori hanno scoperto che le popolazioni di elefanti nelle foreste dell’Africa Centrale facilitano in maniera significativa la diffusione di alberi a crescita lenta con alta densità di legno che sequestrano più carbonio dall’atmosfera. Questo è dovuto al fatto che questi grandi erbivori preferiscono cibarsi delle specie a crescita rapida che sono quindi svantaggiate rispetto le specie a crescita lenta e ad alta densità di legno. 

elefanti di Foresta

Ogni 26 minuti un elefante viene ucciso da un bracconiere

Eppure il bracconaggio sta decimando questi meravigliosi patriarchi: si stima che ogni 26 minuti un elefante venga ucciso da un bracconiere, per alimentare il lucroso mercato nero dell’avorio.

Gli scienziati stimano che senza la presenza degli elefanti la foresta pluviale africana perderebbe il 7% della sua capacità di immagazzinare carbonio. Insomma, se gli elefanti dovessero scomparire, il continente africano perderebbe lo stoccaggio di circa 3 miliardi di tonnellate di carbonio. Secondo alcune ricerche, infatti, ogni elefante in vita fornisce un servizio ecosistemico nella cattura del carbonio che vale in più di 1,75 milioni di dollari.

Cosa fa il WWF per proteggere la specie

Tra le attività concrete promosse dal WWF negli anni per la conservazione degli elefanti africani ricordiamo: la mitigazione dei conflitti con l’uomo, lo sviluppo del programma “Zero Poaching”, la collaborazione con il programma TRAFFIC per ridurre il commercio di avorio, il lavoro di sostegno alle comunità locali attraverso lo sviluppo di attività economiche sostenibili, l’educazione ambientale, l’assistenza medica e il sostegno alla scolarizzazione.

Dona al 45594 fino al 21 maggio per la campagna SOS elefante

Il Progetto WWF “Una foresta per gli elefanti ” si realizzerà nel territorio del Tridom (Gabon, Camerun, Repubblica del Congo), al cui interno si sviluppa il selvaggio e ricchissimo parco di Ntokou Pikounda, l’ultimo vero avamposto per la conservazione degli elefanti di foresta. Dal 2018 il parco è a tutti gli effetti un’area protetta gestita in collaborazione con il WWF.

Il progetto comprende azioni di studio e monitoraggio tramite foto trappole, analisi genetiche e tagging, rafforzamento del sistema antibracconaggio – vera e propria piaga in quest’area (circa 1.000 elefanti uccisi ogni anno) – aumentando le risorse disponibili per gli uffici che lavorano sul campo, le tecnologie avanzate e la formazione delle guardie. L’impegno prevede inoltre un’intensa attività finalizzata a migliorare la convivenza tra elefanti con le comunità locali, prevenendo i conflitti attraverso un nuovo approccio, denominato SAFE, che punta al raggiungimento di 5 obiettivi misurabili: sicurezza per le persone; sicurezza per la fauna selvatica; protezione dei beni; protezione dell’habitat; monitoraggio efficace. Infine, contribuire alla gestione del Parco Nazionale di Ntokou Pikoumba.

Fino al 21 maggio ogni donazione al 45594 con SMS o chiamata da rete fissa, aiuterà il WWF a

•            Realizzare studi e monitoraggi delle popolazioni di elefanti

•            Rafforzare il sistema antibracconaggio con attrezzature, tecnologie e formazione ai ranger

•            Ridurre i conflitti con le popolazioni locali tramite il sistema Safe

•            Contribuire alla gestione del Parco Nazionale di Ntokou Pikounda

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