La Sicilia, regione da record per il numero di nidi di tartaruga marina individuati e messi in sicurezza, già più di 100 all’inizio di agosto, continua a regalare emozione davanti alle prime schiuse.
La bella cittadina di Menfi, in provincia di Agrigento, venerdì scorso si è svegliata con la nascita di una prima tartarughina emersa da sotto la sabbia dove, forse, un centinaio di uova sono state deposte lo scorso luglio da una mamma tartaruga.
A segnalare questa prima emersione è stata una villeggiante, che ha notato alle prime luci del mattino una tartarughina vagare nel corridoio predisposto dai volontari WWF. Giuseppe Mazzotta, presidente del WWF Sicilia Area Mediterranea e operatore volontario del Progetto Tartarughe WWF autorizzato dal Ministero dell’Ambiente, ha risposto alla chiamata della signora e allertato il network dei volontari.
Il rapido tam-tam permette volontaria Asia Gagliano di recarsi subito sul luogo e assistere piccola tartaruga Caretta caretta verso l’inizio della sua vita in mare, presto seguita dalle altre tartarughine.
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Sempre nella mattinata di venerdì, ad Agrigento, tra San Leone e Cannatello, sempre dai volontari del WWF in Sicilia è stata effettuata l’ispezione di un nido non segnalato in precedenza, ma che ha invece rivelato la nascita di ben 98 tartarughine, permettendo di salvarne 14, che rischiavano di morire sotterrate.
Protagonista di questa operazione è stato Gino Gallia, operatore WWF autorizzato dal Ministero, insieme ai volontari Riccardo Lombardo ed Erica Capraro. Guardia Costiera e Ripartizione Faunistica hanno svolto un ruolo fondamentale per la buona riuscita di tutte le procedure e azioni di tutela.
Anche a Licata, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle e Sciacca i volontari del WWF, insieme ai cittadini attivi, attendono nuove schiuse in quella che quest’anno si conferma una stagione davvero ricchissima di nidificazioni per l’isola.