Era stata recuperata nel ragusano a seguito di una incursione in pollaio
Domenica 3 aprile, in un luogo sicuro e idoneo della piana di Gela, l’aquila Edna ha riconquistato la libertà. Il rapace in perfette condizioni di salute e molto vitale, aveva trascorso qualche giorno presso il Centro Recupero Animali Selvatici di Messina, dove il personale dell’Associazione MAN ha precauzionalmente verificato il suo stato di salute, sottoponendolo ad alcuni accertamenti clinici.
L’aquila di Bonelli era stata trasferita al CRAS per iniziativa del Servizio 15 per il Territorio di Ragusa-Ripartizione Faunistico Venatoria e prelevata da due ispettori della Polizia Provinciale di Ragusa presso un’azienda agricola il cui proprietario si era immediatamente attivato per il recupero dell’animale.
Edna, nata in provincia di Agrigento nella primavera 2021, era stata dotata di trasmettitore satellitare dall’equipe mista italo spagnola del progetto LIFE ConRaSi, di cui il WWF Italia è capofila. I tecnici del progetto, in base ai tracciati degli spostamenti dell’esemplare dei mesi precedenti, ha scelto la località e quindi provveduto al suo rilascio .
Il progetto Life ConRaSi, finanziato dalla Commissione Europea dal 2016 al 2021, si è concluso a ottobre scorso. L’Aquila di Bonelli ha un’unica popolazione vitale in Italia, che è concentrata in Sicilia. Minacciata in tutto il suo areale da cambiamenti ambientali, elettrocuzione e abbattimenti, nell’Isola, era purtroppo soggetta anche al prelievo dei pulcini e delle uova al nido da parte di bracconieri senza scrupoli, che dopo aver sottratto i piccoli li rivendevano inserendoli nei circuiti illegali della falconeria e del collezionismo. Grazie alle azioni di monitoraggio e sorveglianza della popolazione condotti dall’equipe del progetto LIFE e coordinati dal WWF Italia, grazie anche alla collaborazione del Gruppo Tutela Rapaci, delle Guardie Volontarie WWF e alle attività investigative ed operative dei Carabinieri Forestali, la popolazione siciliana dell’aquila è adesso quasi raddoppiata, mostrando degli incredibili segni di ripresa che fanno ben sperare in una permanenza stabile e duratura.
Il WWF Italia, chiusa questa esperienza progettuale, continua comunque l’attività a favore di questa specie in Sicilia, in particolare continuando a garantire la sorveglianza dei nidi e il monitoraggio dei siti riproduttivi, mantenendo vitali le stesse collaborazioni, onde impedire il ritorno in azione dei ladri di pulcini.
Il trasmettitore di cui il rapace è dotato, inviando un segnale di localizzazione GPS ogni 5 minuti, consente di studiare in modo preciso tutti i suoi spostamenti e di monitorarne anche il territorio frequentato e lo stato di salute. Sono 39 le aquile di Bonelli equipaggiate di trasmettitore satellitare da esperti del GREFA spagnolo e del progetto Life, consentendo di accrescere immensamente la conoscenza sulla specie e di intervenire qualora i tracciati degli esemplari marcati indicassero delle situazioni di difficoltà.