Quattro buone notizie dal mondo
Mercoledì vuol dire “good news” per il clima. Oggi le buone notizie arrivano da New York, Olanda, Corea e anche dalla COP26 che ora si sta svolgendo a Glasgow.
A New York no a due centrali elettriche a gas
La prima good news arriva dallo stato di New York, che ha negato i permessi per due proposte di centrali elettriche a gas, confermando la crescente attenzione dello Stato su progetti rinnovabili e sull’efficienza energetica per raggiungere i suoi obiettivi di riduzione dei gas serra.
Il DEC (Department of Environmental Conservation) ha dichiarato: “La nostra revisione ha determinato che il progetto proposto non è conforme con i requisiti del Climate Leadership and Community Protection Act”.
Basta combustibili fossili per il gigante olandese ABP
Uno dei più grandi fondi pensionistici del mondo, ABP dei Paesi Bassi, ha scelto di vendere le sue intere partecipazioni in società di combustibili fossili per un valore superiore a 15 miliardi di euro, mentre aumenta la pressione sui regimi pensionistici per proteggere i risparmi a lungo termine dalla minaccia di cambiamenti climatici catastrofici.
“Concentreremo i nostri sforzi di transizione energetica sui grandi utenti di energia fossile, come le aziende elettriche, l’industria automobilistica e l’aviazione”, ha affermato il presidente Corien Wortmann-Kool.
Anche la Corea aderisce al Global Methane Pledge
Fino ad oggi il Global Methane Pledge ha ricevuto le adesioni di circa 100 Paesi. La più recente la Corea che ha confermato la propria adesione.
Il Ministero dell’Ambiente e il Ministero degli Affari Esteri della Corea, infatti, hanno annunciato che il Paese parteciperà all’obiettivo collettivo e ridurrà le emissioni di metano, uno dei potenti gas serra che causano il cambiamento climatico, del 30% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2020.
Il metano è uno dei sei principali gas a effetto serra designati dal Protocollo di Kyoto e il secondo più abbondante, dopo l’anidride carbonica.
100 Paesi per fermare la deforestazione
Una prima buona notizia è arrivata ieri dalla COP26 che fino al 12 novembre si svolgerà a Glasgow: oltre 100 Paesi si impegnano ad arrestare e invertire la perdita di foreste e il degrado del territorio entro il 2030 e contro le perdite di metano.
La Dichiarazione, firmata anche da Brasile e Cina, si impegna ad arrestare e invertire la perdita di foreste e il degrado del territorio entro il 2030 e prevede di impiegare 12 miliardi di dollari di fondi pubblici per proteggere e ripristinare le foreste, insieme a 7,2 miliardi di dollari di investimenti privati. La Dichiarazione, inoltre, è ben allineata con l’impegno di molti di questi governi di invertire la perdita di biodiversità entro il 2030.