L’iniziativa si è svolta nell’Oasi WWF Dune degli Alberoni
Si è appena concluso Cambiamenti di Rotta – CCTA 2023, un’ iniziativa ideata dall’attore, regista e imprenditore culturale Giovanni Morassutti , referente italiano del festival mondiale di teatro contro il cambiamento climatico. Climate Change Theatre Action dal 2015 ha coinvolto migliaia di artisti in ogni parte del mondo.
Nell’edizione di quest’anno Morassutti ha voluto omaggiare l’Oasi Dune degli Alberoni gestita, su incarico del Comune di Venezia, dal WWF Venezia e Territorio come simbolo di biodiversità, e Venezia in quanto città fragile e a rischio a causa del cambiamento climatico.
Artisti e ricercatori coinvolti
Oltre una trentina gli artisti e i ricercatori coinvolti, tra cui l’art designer friulano Massimo Clemente, l’esperto di cambiamenti climatici Paolo Faiola, la giovane artista Letizia Artioli fondatrice di Venice Climate Change Pavillion, il Distretto Veneziano di Ricerca e Innovazione, Warren Cairns ricercatore del CNR e tanti altri.
In una splendida Venezia di domenica mattina gli artisti sono arrivati su delle barche elettriche messe a disposizione da AQA, unica azienda Veneziana di noleggio barche 100% elettriche e tra gli sponsor tecnici dell’iniziativa. Durante il tragitto tra i canali, Sabina Tutone di Shylock Centro Teatrale Universitario di Venezia ha coordinato una performance tratta dal testo beginnings di Andrea Ling.
Raggiunti gli Alberoni Paolo Perlasca e Jacopo Capuzzo del WWF Venezia e Territorio hanno introdotto al pubblico la biodiversità e le attività dell’Oasi, mentre nella pineta Emotion for Change ha suonato dei frammenti del loro ultimo disco “Imperamare”. Paolo Faiola ha illustrato il suo orologio climatico oltre a presentare un monologo da lui scritto intitolato Pianeta Terra o Pianeta 424?
Il fulcro della manifestazione è stata la messa in scena di Mirror Mirror scritto da Camilla Le – Bert e diretto da Giovanni Morassutti, anche regista dell’evento nel suo insieme. Oltre agli attori principali come Marco Stizza, Giovanni Boldrin, Donatella Cipolato e Lavinia Busetto Morassutti ha coinvolto nello spettacolo anche gli attivisti di Extinction Rebellion e i volontari del WWF a rappresentare una sorta di coro greco disposto sulla spiaggia in cerchio a delimitare lo spazio scenico.
Anche il teatro può contribuire a diffondere un messaggio forte
La spiaggia degli Alberoni si è trasformata per la durata dello spettacolo in uno scenario onirico grazie anche alla partecipazione della Brigata Red Rebel che il regista ha integrato in maniera organica all’interno dello spettacolo e di Lianet Camara, ricercatrice di origine peruviana. La cultura indigena delle Ande ha sorpreso il pubblico in un momento mistico grazie al rito del ghiaccio ispirato al pellegrinaggio di Quyllurit’i riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Immateriale dell’Umanità e minacciato dai cambiamenti climatici. Lo spettacolo ha incuriosito anche le persone che erano sulla spiaggia che si sono aggiunte al pubblico per assistere alla performance di forte impatto emotivo conclusasi con il coinvolgimento del pubblico che assieme agli artisti e agli attivisti si è diretto verso il mare in onore della natura e della sua verità e bellezza.