Domani sera, alle 20 e 30 per un’ora, in tutto il mondo milioni di persone si mobiliteranno per il Pianeta e verranno spenti i monumenti iconici delle principali città in Italia e nel mondo. Domani, 22 marzo, torna Earth Hour, l’Ora della Terra: l’evento globale del WWF che dal 2007 unisce le persone in tutto il mondo invitandole a compiere un piccolo gesto concreto per il futuro del Pianeta, domani, a spegnere le luci per un’ora col desiderio di mostrare, attraverso questo gesto, quanto forte possa essere l’impatto di un’azione condivisa per richiedere maggior tutela del nostro diritto alla natura.
La Giornata Mondiale dell’acqua
In vista della Giornata Mondiale dell’Acqua di domani 22 marzo, il WWF Italia invita cittadini, comunità e aziende a spegnere le luci e regalarsi un’ora per la Terra o a dedicare 60 minuti ad un’azione positiva per il futuro del nostro fragile Pianeta. Sappiamo tutti che l’acqua dolce è una risorsa preziosissima e limitata. Una ricchezza per l’essere umano e per la natura, oggi minacciata dal cambiamento climatico a cui si aggiunge in Italia la cattiva gestione delle acque messa in atto dalle istituzioni. Da un lato il fenomeno si concretizza in lunghi periodi di siccità: in questi ultimi 30 anni ampie porzioni del nostro territorio sono state interessate da siccità e se la siccità del 2022 ha colpito soprattutto il nord Italia (in particolare il bacino del Po che è una delle aree storicamente più ricche d’acqua), il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato a livello globale in particolare per regioni come la Sicilia e la Basilicata. In queste regioni la disponibilità di acqua è gestita in maniera pessima. In Sicilia solo 30 invasi su 47 sono attivi, mentre in Basilicata solo 3 su 14 sono ad “esercizio normale” e a ciò si somma il problema delle perdite idriche che, sempre in Basilicata arriva a punte del 65,5% dell’acqua dispersa con l’imbarazzante primato di Potenza con il 71%, mentre in Sicilia la perdita idrica nel 2022 nella fase di immissione in rete è stata del 51,6%.
Ai periodi di siccità si alternano poi brevi periodi di precipitazioni intense, come avvenuto nei giorni scorsi in Toscana ed Emilia-Romagna. Quest’ultima regione, non a caso una delle regioni a maggior consumo di suolo, continua ad essere ad alto rischio di alluvioni a causa della mancanza di casse di espansione e di spazio che i fiumi, in gran parte “canalizzati”, non hanno più, perdendo così la loro capacità di accumulo delle acque in eccesso.
“È indispensabile ripartire da una gestione dell’acqua a livello di bacino idrografico, attraverso la definizione di bilanci idrici, fondamentali per garantirne un’adeguata ripartizione tra diversi usi (civile, agricolo, industriale, ambientale) e promuovere delle efficaci politiche di risparmio e di gestione sostenibile” – afferma Andrea Agapito Ludovici, Responsabile Acque del WWF Italia – Inoltre, i territori maggiormente colpiti dai cambiamenti climatici possono dotarsi di Piani locali strategici di adattamento, come indicato dal Piano nazionale (PNACC), che rappresentano strumenti importanti per ripensare in modo innovativo e integrato le politiche territoriali, favorendo la riduzione di vulnerabilità del territorio e il ripristino dei servizi ecosistemici”.
In attesa che le istituzioni si risveglino da questo torpore, noi singoli cittadini possiamo fare attenzione a non sprecare questa risorsa, che è presente e a spesso nascosta in tantissimi gesti quotidiani.
Gli spegnimenti di Earth Hour in tutta Italia
Domani, 22 marzo alle ore 20:30 per un’ora si spegneranno i principali monumenti d’Italia e ben 150 comuni parteciperanno a questa iniziativa. L’evento centrale italiano si svolgerà al Colosseo dove il WWF sarà presente dalle ore 18:00 in Largo Gaetana Agnesi. Qui l’artista Greg Goya realizzerà una sua nuova opera di “Fast Art” dedicata all’Ora della Terra, “TURN IT OFF”, mentre alle ore 20:30 sarà possibile assistere allo spegnimento del Colosseo.
Gli spegnimenti nella Capitale riguarderanno anche, le luci delle facciate esterne e del cortile interno del Palazzo del Quirinale, delle facciate esterne e del cortile interno di Palazzo Madama, delle facciate esterne di Palazzo Montecitorio e della facciata principale di Palazzo Chigi. Le luci si spegneranno anche a Piazza San Pietro, dove saranno al buio la Cupola, la facciata e il colonnato della Basilica.
Inoltre ben 17 capoluoghi di provincia spegneranno i loro monumenti, tra loro: Napoli dove si spegneranno le luci del Palazzo San Giacomo, Bologna, dove resteranno al buio Fontana del Nettuno e Palazzo Re Enzo, Firenze, dove lo spegnimento riguarderà il Palazzo Vecchio, Torre Arnolfo, Ponte vecchio, Statua del David a Piazzale Michelangelo, Torri e Porte storiche, Ancona dove verranno spente le luci del Monumento ai caduti del passato, la statua di Piazza Cavour e il Teatro delle Muse, Como con Villa Gallia e Villa Saporiti, Trento con il MUSE, il Castello del Buon Consiglio, la Fontana del Nettuno in piazza Duomo; il mausoleo di Cesare Battisti sul Doss Trento e il monumento a Alcide De Gasperi ai giardini di piazza Venezia, Verona con la Torre dei Lamberti, Milano con lo spegnimento della Torre del Filarete e Ferrara che spegnerà il Castello Estense.
Gli spegnimenti riguarderanno anche numerosi parchi e riserve, ad iniziare da quelli abruzzesi dove hanno aderito tutte le aree naturali protette nazionali: Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Parco Nazionale della Maiella, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e l’Area Marina Protetta di Torre del Cerrano.
Le attività
Il WWF completerà questo impegno diffuso con l’ingaggio delle oasi e organizzazioni associate, grazie all’impegno dei volontari che su tutto il territorio italiano daranno vita ad oltre 40 attività locali. Potete trovare quella più vicina attraverso la mappa messa a disposizione dal WWF nella pagina web dell’evento https://www.wwf.it/cosa-facciamo/eventi/earth-hour-2025/
Anche Humana People to People Italia si è unita a Earth Hour e ha deciso di donare ore al nostro Pianeta. Sabato 22 marzo si svolgeranno presso le Oasi WWF Lago di Penne (PE) e Cratere degli Astroni (NA) le prime messe a dimora dell’anno di “Vestiamo le Oasi WWF di verde”, il progetto che unisce le forze di Humana People to People Italia e WWF Italia per rendere le Oasi del WWF ancora più verdi. In totale, tra novembre 2024 e novembre 2027 le due associazioni pianteranno 30.000 alberi, coinvolgendo oltre 30 delle 100 Oasi WWF.
I patrocini
Ad Earth Hour 2025 è stata conferita la MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA come riconoscimento per il valore della manifestazione.
Earth Hour 2025 ha poi ricevuto il Patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei deputati, della Presidenza del Consiglio dei ministri e del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica.
Earth Hour 2025 è organizzato con il patrocinio di ANCI.
Gli spegnimenti Earth Hour nel mondo
Milioni di persone in oltre 190 Paesi e territori daranno vita a “The Biggest Hour for Earth”, la più grande ora per la Terra, con l’obiettivo di trasformare questa singola ora in milioni di ore di azioni e momenti di consapevolezza sui rischi legati alla perdita di natura e agli impatti del cambiamento climatico. La scorsa edizione circa un milione e mezzo di ore sono state dedicate alla Terra e dunque al nostro futuro. Allo stesso tempo, l’Ora della Terra di quest’anno servirà anche come potente promemoria sull’importanza del nostro Pianeta, della necessità di proteggerlo e su quanto poco tempo abbiamo per garantire un futuro più giusto e sostenibile per tutti.
Lo scorso anno dalla Spagna alla Bolivia, dal Giappone alla Svezia, dalla Cambogia alla Germania, centinaia di eventi e celebrazioni dell’Ora della Terra hanno unito le persone di tutto il mondo, invitandole ad agire per proteggere natura e clima e salvare il proprio futuro. Fra i monumenti più iconici, sono state spente le luci per un’ora all’Opera di Sydney, alla Torre di Tokyo, nel punto di riferimento cinese di Ordos City, e nello Stadio Nazionale di Pechino, nel grattacielo Taipei 101. Sessanta minuti a luci spente anche per la Torre di Namsan Seoul, l’India Gate, il London Eye, la Porta di Brandeburgo, la Torre Eiffel, il Castelo de São Jorge, l’Empire State Building, le Cascate del Niagara, il Cristo Redentore, il Ponte Maputo Katembe e il Radisson Blu Mozambique.