Pandanews

Alluvione in Emilia-Romagna, l’aiuto dei volontari

Piccole donazioni e volontari WWF in azione. Il supporto alle comunità messe in ginocchio dagli eventi climatici estremi

Migliaia di volontari al lavoro senza sosta

Tante piccole azioni, insieme, fanno la differenza. Lo stanno dimostrando le migliaia di volontari che in Emilia-Romagna e da tutta Italia sono in questi giorni al lavoro senza sosta- al fianco di forze dell’ordine, protezione civile e operatori sanitari- per aiutare le famiglie e le comunità messe in ginocchio dalla tragica alluvione che ha colpito la Romagna.

Uno dei centri colpiti dall’alluvione i provincia di Ravenna dove centinaia di volontari stanno aiutando a liberare dal fango strade e abitazioni. © Francesca Campomori

Questa grande rete di solidarietà e vicinanza riempie il cuore e ci aiuta a capire quanto anche un semplice gesto, fatto da moltissimi, possa avere la forza di cambiare le cose. Ma non solo: ci fa comprendere ancora di più quanto di fronte ad eventi sempre più estremi e violenti correlati alla crisi climatica, tutti siamo vulnerabili allo stesso modo.

La donazione delle guardie WWF dalla Toscana

Da varie parti d’Italia anche i volontari WWF hanno voluto dare un contributo. Domenica 21 maggio, alcune guardie volontarie WWF della Toscana si sono recate a Lugo – uno dei comuni colpiti dall’all’alluvione in provincia di Ravenna- e hanno donato alla comunità 100 paia di stivali da pioggia, fra gli strumenti necessari per affrontare fango e acqua che hanno danneggiato interi centri abitati, campagne e non solo.

Stivali donati dalle guardie WWF per l'alluvione

“Un piccolissimo gesto- come lo hanno definito i volontari della vigilanza WWF-unitamente ad un più grandissimo augurio di cuore, perché possiate il più velocemente possibile uscire da questa terribile emergenza e ritornare ad una serena normalità di vita quotidiana”.

Le 100 paia di stivali donati dalla Vigilanza volontaria del WWF al Comune di Lugo (RA)

I detriti dei fiumi in piena arrivati sulle spiagge

I fiumi in piena in questi giorni di eccezionali precipitazioni hanno portato con sé tonnellate di tronchi, detriti e rifiuti, che sono arrivati fino alle spiagge della riviera. A Rimini domenica scorsa 80 volontari hanno ripulito 68.000 metri quadri di lungomare a Lido di San Giuliano e raccolto 30 sacchi di rifiuti di ogni genere, da 110 litri ciascuno. Insieme ai volontari del WWF Rimini e del WWF YOUng Emilia-Romagna, hanno preso parte a queste attività del progetto RiPartyAmo anche attivisti di Legambiente e PlasticFree.

Dopo la pulizia, che si è conclusa intorno all’ora di pranzo, i ragazzi sono stati protagonisti di un momento di dialogo con la cittadinanza, dove hanno potuto confrontarsi sugli eventi estremi che hanno colpito la Regione in cui vivono. “Non è solo maltempo” gridava un loro striscione: gli scenari climatici disegnati dagli scienziati ci dicono che fenomeni come quello che si è abbattuto sulla Romagna saranno sempre più frequenti e intensi.

Volontari WWF a Rimini

L’Italia è un territorio fragile e per far fonte alla crisi climatica è necessario azzerare con urgenza le emissioni e realizzare un piano di adattamento al cambiamento climatico. Siamo tutti sulla stessa barca e chiudere gli occhi davanti alla crisi climatica ci farà solo affondare più in fretta.

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