La “Strategia dell’Unione Europea per la biodiversità entro il 2030” si pone l’ambizioso obiettivo di redigere un piano di ripristino della natura per “migliorare lo stato di salute delle zone protette esistenti e nuove e riportare una natura variegata e resiliente in tutti i paesaggi e gli ecosistemi. Il WWF Italia, per evitare un altro fallimento come per la precedente Strategia per la Biodiversità 2010-2020, propone la redazione di un Piano italiano di ripristino ambientale entro il 2021 che definisca: le priorità d’azione, la programmazione delle risorse economiche e finanziarie necessarie alla sua concreta realizzazione e l’individuazione degli strumenti normativi, tecnici e finanziari più adeguati per garantire l’avvio di una efficacie azione di rinaturazione nel nostro Paese.
WWF Italia e Anepla (Associazione Nazionale Estrattori Produttori Lapidei Affini di Confindustria) propongono una vasta azione di rinaturazione del Po. La proposta è stata condivisa e patrocinata dall’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po e da AIPo (Agenzia Interregionale per il Po) ed è coerente con la “Strategia Europea per la biodiversità”, che prevede la riqualificazione e riconnessione di almeno 25.000 km di fiumi europei; inoltre il Po è uno dei due casi speciali evidenziati nella “Strategia nazionale di adattamento ai Cambiamenti climatici”. Nel tratto di fiume considerato insistono 2 aree MAB Unesco: “Po Grande” e “Delta Po”.
Riqualificare l’Italia, proposte per un Piano di ripristino ambientale
La “Strategia dell’Unione Europea per la biodiversità entro il 2030” si pone l’ambizioso obiettivo di redigere un piano di ripristino della natura per “migliorare lo stato di salute delle zone protette esistenti e nuove e riportare una natura…